di Ginevra Malavolta
Durante la Giornata dell’ambiente (il 5 giugno) siamo stati invitati ad assistere alla restituzione del progetto “Libera dai rifiuti” nella scuola Secondaria di primo Grado G. Boccaccio a Certaldo.
L’evento aveva come tema centrale la sostenibilità e l’inquinamento raccontati dai ragazzi di prima e seconda media, che hanno riportato l’esperienza che hanno vissuto. Patrocinato da Legambiente Toscana e Alia, il progetto è stato caratterizzato da una prima parte di lezioni in classe, durante le quali gli studenti hanno imparato come funziona il riciclo e l’importanza dell’economia circolare, e una seconda parte durante la quale i partecipanti hanno svolto un monitoraggio dei rifiuti in alcune zone del paese.
Questo secondo momento, in particolare, ha fatto riflettere molto, in primo luogo sulla quantità spropositata di rifiuti che ogni giorno viene abbandonata in luoghi pubblici, ma anche sulle possibili cause di questo.
A tal proposito, il direttore di Alia ha messo in luce che spesso i colpevoli di tali atti ignorano le conseguenze delle loro azioni, sia a scapito dell’ambiente che da un punto di vista penale (chi disperde rifiuti nell’ambiente può essere soggetto a forti sanzioni).
Tante volte, poi, i cittadini tendono ad essere noncuranti perché consapevoli di quanto sia difficile perseguire i responsabili di questi reati.
Il punto, però, come è stato ribadito anche dai professori, dalla Dirigente e dai rappresentanti di Alia, non è come punire i colpevoli, quanto come prevenire il crimine stesso. Secondo il direttore di Legambiente, che ha risposto ad alcune nostre domande, tutto dovrebbe partire nelle scuole, specialmente le primarie e le secondarie di primo grado, perché il modo migliore per debellare comportamenti sbagliati è intervenire sulla consapevolezza delle persone, che si forma appunto nei primi anni di scuola.
Proprio per questo è nato il progetto “Libera dai rifiuti”, ci spiega, ovvero per introdurre bambini e ragazzi al tema dell’educazione ambientale, che dovrebbe avere un peso molto più grande nelle scuole.
Ad ogni modo, precisa, se guardiamo al lavoro fatto negli ultimi anni possiamo notare un grandissimo miglioramento, ma non è ancora abbastanza: i bambini possono cambiare anche il modo di agire degli adulti, ma perché questo avvenga è necessario dedicare all’educazione ambientale uno spazio molto più grande di quello che ha ora.
L'autrice / autore
Ciao! Sono Ginevra Malavolta, e quando non sono persa in un libro mi piace esplorare nuovi posti, alla ricerca di nuove meraviglie… come le chiese, o le mostre, o i festival…