
Firenze – 30 maggio 2025
La diretta
10:30 inizia ufficialmente la nostra esperienza come media partner al Next Generation Fest con sia ragazzi nella sala del teatro sia nella sala stampa con i nostri inviati.
Ore 11 Bernard Dika (portavoce Regionale e organizzatore del festival): “Siamo qui per cambiare tutto….E non diteci più che noi giovani siamo il futuro. Noi siamo il presente!“

Rimbomba il discorso del portavoce regionale Bernard Dika: “Fermare le bombe a Gaza, un popolo affamato è un crimine dell’umanità. Siamo qui per cambiare tutto, per un paese dove essere giovani non sia un problema ma una risorsa. Dove si possa lavorare senza essere sfruttati, crescere senza essere umiliati, sognare senza essere derisi. Cambiare il mondo non è un vezzo da adolescenti è un’urgenza da esseri umani”.
“Arrabbiati perché abbiamo ereditato una casa in fiamme ma ci chiedono di comportarci come se fossimo in salotto a prendere il tè. Ho visto ragazzi che studiano, si laureano, prendono 110 e lode, ma poi devono chiedere ai genitori di fare la spesa perché hanno contratti da fame; che hanno dovuto rinunciare a restare in Italia perché qui la meritocrazia è solo una parola nei bandi di concorso; che hanno lasciato l’università, perché tra affitti, bollette e libri, non ce la fanno più”.
“Concreti”, perché non accettare questo destino significa “riscriverlo con i piedi per terra e le mani dentro la realtà”, sottolinea Dika, ricordando Giovanisì e le storie di alcuni ragazzi beneficiari (il progetto copromotore della manifestazione assieme alla Regione Toscana): chi ha acquisito una professionalità frequentando un Its, chi è tornato tra i banchi di scuola dopo aver imparato a fare l’idraulico, chi ha avviato un’impresa o concluso il percorso di studi grazie a una borsa di studio.
Nelle prime parole dell’intervento, Dika si sofferma sull’attualità. Chiede di fermare le bombe a Gaza: “Un popolo affamato è un crimine dell’umanità”, a cui segue un appello per il disarmo nuclare. E poi aggiunge adattando il celebre brocardo latino: “se vogliamo la pace, prepariamo la pace”.
“Vogliamo essere autori. Protagonisti. Registi del nostro tempo”, conclude il portavoce del presidente Giani e coordinatore di Giovanisì: “Ci hanno detto: aspettate il vostro turno. E invece noi il turno ce lo siamo presi”. “Perché nessuna ragazza deve rinunciare a un figlio per paura di perdere il lavoro, nessun ragazzo deve accettare un contratto da fame per sentirsi “fortunato”, nessuno deve più lasciare l’Italia per poter crescere.
11.30 – Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana)
“Per riaffermare il protagonismo delle generazioni Z e Alpha, che non sono solo il futuro ma il presente di questo mondo, il 2 giugno è la data migliore per tenere il Next Generation Fest, come lo fu nel 1946, quando gli italiani sono tornati ad essere protagonisti”. Ospiti dell’evento, fa notare Giani “sono tanti giovani che si affermano con il loro talento, nello spettacolo, nella scienza, nella cultura e nel volontariato”. E “mi fa piacere – spiega – identificare tutto questo con il 2 giugno 1946.
Ore 12 Pierluigi Collina: “Quello che ho fatto (da quando avevo 17 anni) mi ha reso la persona che sono ora. Mi ha insegnato a prendere decisioni e ad assumermene la responsabilità”

Ore 12:20 Ambra Angiolini: ” Bisogna fare dei nostri difetti un punto di forza perché se esistono un motivo c’è”
Ore 15:30 Martin Castrogiovanni: “Il rugby mi ha fatto cambiare la prospettiva della vita- da-essere egoista mi ha fatto pensare ai compagni ed è stata la mia salvezza. Ho imparato molto di più perdendo che vincendo. Le sconfitte mi hanno insegnato ad accettarle e a pensare a come non sbagliare di nuovo. Una sconfitta non è mai la fine del mondo, da esse crescono i campioni. Il rugby mi ha insegnato che non si lascia mai nessun indietro.”
PAUSA PRANZO!
Ore 15 Annabeat: “Realizzate le vostre passioni senza mai smettere di divertirvi”
Torna la diretta sul palco del Next Generation Fest 2025. In conduzione Chiara Piotto passa il testimone a Gabriele Vagnato.
Prima ospite del pomeriggio è Annabeat, ballerina e modella professionista, stella della street dance e famosa per le sue esibizioni a X Factor e Sanremo, in tour con “SferaEbbasta e Elodie. Con lei i suoi piccoli allievi, i Dynamix Kidz, già destinatari di riconoscimenti all’Eurovision Kids in Spagna. “Vorrei trasmettere a loro, a chi cresce con la passione per la danza, quello che ha ispirato me: divertirsi sempre”.
Ore 15:45 Mida: ” I cantanti non sono insegnanti non devono mandare messaggi negativi, la musica serve a unire e emozionare, scrivo quello che provo.
Ore 16.00 Stefania Andreoli: “Trasgredire è il mestiere dell’adolescente”
Sul main stage di Ngf25 sale la psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli, che parla “da adolescente che ha fatto l’adolescente”, ovvero “quello che di norma le famiglia non desidera che si faccia”.
“Essere adolescenti – dice – significa trasgredire, è nel codice nell’età, e quindi scontentare è il mestiere dell’adolescente. Se si riesce a farlo abbiamo la certezza di aver compiuto il proprio percorso di crescita. La trasgressione finisce dove inizia il reato e questo è il limite che tutti devono osservare”.
Ore 16 Nicolò Govoni: dopo la scuola sono partito per l’India per realizzare i miei sogni, Still I Rise, la mia associazione no profit. Abbiamo portato istruzione gratis nelle parti più povere del mondo, portando il meglio dove sembra impossibile portarlo; i giovani devono seguire i propri sogni, con la fame si continua a provarci, nonostante i fallimenti, la persistenza è fondamentale.
Il talento esiste, ma non è tutto, è solo la partenza, senza perseveranza non si va da nessuna parte. I ragazzi sono bombardati di informazioni negative, ma nessuno sa come sarà il mondo tra 10 anni, i giovani devono trovare ciò che sono bravi a fare e qualcosa che ami fare, se la unisci trovi la tua via.

Ore 16.10 Montemaggi:”Ho problemi e insicurezze che ho cercato di nascondere a lungo e di apparire sempre perfetta, ma cercare di essere così non mi ha mai portato a nulla – quando le persone hanno cominciato a vedermi per come sono ho finalmente trovato serenità e amicizia anche con chi mi segue – essere imperfetti è giusto ed è la normalità. Non si deve cascare nella trappola dei social – nessuno è perfetto. Ho iniziato a parlare di disturbi alimentari e molte ragazze si sono aperte con me e si è creato una community sana e speranzosa-mi piace mostrare agli altri non la mia parte falsa, ma la mia parte speranzosa. Dobbiamo ritrovare il valore della Repubblica – la nostra azione singola, la nostra partecipazione e la nostra voglia di cambiamento sono importanti – lo Stato siamo noi”
Ore 16:40 Francesca Florio: il mio parallelismo tra avvocato e divulgartice. La community ha un rapporto molto aperto con me, e alcuni sono diventati miei assistiti
Bisogna sedare il dibattito social sulla violenza di genere, gli schieramenti tra uomini e donne, l’indifferenza. Bisogna sempre guardare tutti i piccoli gesti da entrambe le parti, dalla donna che non parla all’uomo che fa piccoli gesti come il catcalling
Ore 17 Cristina Vanetti: il dramma che conosciamo è purtroppo rappresentato dai volti delle ragazze uccise, sono 79 anni da quando le donne votano, è il primo momento importante per la donna in Italia, processo che ha portato a leggi come quella del divorzio e della violenza di genere. La libertà è un bene da condividere, e dobbiamo imparare a rispettarci, anche tra i rifiuti e i cambi idea. Non date mai per scontato la libertà, soprattutto guardando paesi come l’Afghanistan.
Ore 17:10 Elisa True Crime:”Ho cominciato nel 2020 in modo super spontaneo-ho dato libero sfogo ad una mia grande passione, ad oggi sono cambiate varie cose, mio marito adesso è letteralmente un Partner in True Crime-pian piano ho fatto uscire sempre più una parte di me discutendo di ciò che mi interessava-voglio diffondere consapevolezza e alimentare l’empatia, sento un po’ questa responsabilità ma amo eventi come questo per passare messaggi utili anche a me-queste storie possono insegnare veramente delle cose, anche perché avrei voluto che da giovane esistesse una content creator che mi spiegasse tutti retroscena di eventi di questo tipo (non per forza le cose più crude) – riuscire a creare e/o rafforzare legami con le storie di cui parlo è una delle cose che maggiormente mi fa piacere”.
Ore 17:20 Carolina Tedeschi: “La Formula 1 cambierà e nel 2026 cambieranno il carburante, passando a un carburante 100% bio, le tecnologie usate lì arriverano da noi tra 7-8 anni. La Dakar è un campionato automobilistico fatto nel deserto con tutti i mezzi, dai camion alla moto, con persone di tutte le età, arrivi lì per vivere un’esperienza, la passione li fa passare sopra incidenti e costi”
Ore 17:20 Cydonia: “Vivo a Milano da 6 anni, ma sono di Siena, ho cominciato nel 2015 per raccontare la mia visione sui videogiochi, con mio fratello che mi registrava, all’inizio ero senza progettualità, dopo 6-7 mesi ho cominciato ad avere del pubblico e ho capito che amavo quello che facevo e ci ho fatto un lavoro. Sono stato 17 volte in Giappone e sono un collezionista, tengo tutto sigillato e ho un enorme Gameboy, alto più di un metro e funzionante, mi ricorda il mio punto di partenza dato che è stata la mia prima console e i videogiochi mi hanno sempre accompagnato, anche quando erano di nicchia”
Ore 17:41 Shamzy:”Io cerco sempre di fare comicità sfruttando la mia toscanità aggiungendo un tocco critico, perché la comicità nasce dalla criticità e da momenti di vita quotidiana che, contengono quell’aspra comicità che ci fa ridere. Ho un approccio molto istantaneo ed improvvisato-attacco la telecamera e quello che viene viene. Mi piace stare a teatro perché mi fa metabolizzare quante persone apprezzino quello che faccio”
18:18 Chiara Pavan: “Quando ho finito l’università ai laureati in filosofia si offriva molta precarietà. Così ho scelto di seguire la mia passione: il cibo e la cucina. La cucina italiana racconta molto del nostro Paese una storia di incontri e contaminazioni più che un’identità rigida. Il pomodoro e la patata arrivano dall’America, la pasta ha a che fare molto con L’Asia. La cucina da questo punto di vista diventa un ponte. Una cucina che nel suo esaltare i prodotti locali, i saperi dell’artigianato che si tramandano, la stagionalità e il fare comunità con i prodotti ben si sposta con i principi di sostenibilità ambientale e sociale.”
18:35 Margherita Vicario: Non sottovalutiamo mai la libertà. Nel passato tanti talenti femminili oscurati. A proposito di ” Gloria” il film che l’ha resa famosa: “E’una storia di fantasia, ma ispirata alla realtà. Parlo delle orfane, donne reiette o abbandonate, accolte in istituti, dove venivano educate alla musica. La condizione, però, era suonare solo per la gloria di dio, da cui il titolo del film. Quando ho scoperto queste storie ho provato un po’ di dolore, perché tante musiciste eccellenti potevano suonare solo dentro le mura degli istituti, senza emergere o poter lavorare con il proprio talento. Penso alle tante donne geniali che non sono riuscite ad emergere. Noi siamo fortunati a vivere in un contesto di libertà.”
18:40 Andrea Delogu: Come consiglio ai giovani la conduttrice di radio e televisione attrice e scrittrici su Rai 2: “Studiate bene le lingue, tutte . Io non l’ho fatto abbastanza ed ho perso così molte occasioni. Concentratevi sulla vostre passioni, perché non puoi mentire al pubblico. Devi raccontare quello che conosci.
Ore 19 Teresa Manes: “Sono qui per raccontare una storia che molti conoscono”, afferma Teresa. “Nel 2012 erano le quattro e mezzo del mezzo del pomeriggio e dovevo andare ad un colloquio di lavoro. Anticipo una telefonata che dovevo fare a mio figlio e sento gridare “aiuto”. Attraverso di nuovo il corridoio, il numero non era più raggiungibile e chiamo l’operatore cercando di rintracciarla. Capisco da una telefonata a mio padre che la voce era quello di mio figlio che si era impiccato.
Poi il viaggio, il pensiero a quel gesto che mi sembrava incomprensibile, la ricerca delle ragioni di quel gesto. Me lo sono ricordato triste e sconsolato, il giorno di San Valentino. Ma era novembre, erano passati mesi. Mi sono ritrovata nel cortile dell’obitorio a riconoscere un corpo che non volevo”.
“Da una telefonata di una rappresentante della sua classe – ricorda Teresa – comprendo che mio figlio era stato oggetto di bullismo ed era stata aperta addirittura una pagina per deridere il presunto orientamento sessuale: ‘Il ragazzo con i pantaloni rosa’. Quello che troverò nelle chat saranno parole di bullismo, violenza, il pozzo nero di depressione nel quale era caduto Andrea, fino ad un primo tentativo di suicidio”.
Nelle chat scriveva Andrea “corro e faccio sport così tanto per mortificare il mio corpo”
A distanza di anni la storia di Andrea, grazie anche al film campione di incassi “Il ragazzo con i pantaloni rosa” è una storia che denuncia il pregiudizio, i giudizi affrettati, la superficialità.
“L’invito che vorrei rivolgere a tutti è rifiutare di appartenere a gruppi inospitali, che non ti accettano, che giudicano. Cambiate gruppo. Se avessi taciuto avrei ucciso mio figlio un’altra volta”.
Ore 19:10 Fabrizio Romano: “La frase “Here we go” non è nata da una strategia, ma dalla necessità di annunciare la chiusura di una trattativa. Nasce dopo una lunga contrattazione dello United, alla fine della quale ero stanco anche io e non vedevo l’ora di portarla a termine”.
“L’evoluzione del giornalismo deve passare in primis sulle lingue. Invito tutti i ragazzi a impararne delle nuove, perchè prima si inizia meglio è. Inoltre i social, in particolare Twitter e Instagram, hanno molto velocizzato l’informazione”.
“Alcuni in Italia stanno provando ad affidare il calciomercato ai software e società come il Brighton in Inghilterra mostrano come questo sia possibile. Credo però, come insegnano molto Direttori Sportivi, che avere un contatto diretto con il calciatore e vederlo dal vivo sia fondamentale per avere un successo a lungo termine”.
“Al me di qualche anno fa consiglierei di godersi gli anni in cui è ragazzo perchè il mondo del lavoro e del giornalismo sono molto veloci”.
19:45 Luca Ward: “Riesco anche a doppiare cartoni animati ma è un settore dove nessuno mi ha mai chiamato. Forse avrà un futuro in campo medico, ma mai nel doppiaggio e dove serve umanità e creatività. Perché non esistono voci belle o brutte: esistono voci che hanno una personalità, quello che l’intelligenza artificiale non avrà mai. Nel doppiaggio è necessario collegare anima, cuore, cervello: ci vuole impegno. Io ho imparato registrando la mia voce su un registratore Revox e correggendo da solo i miei errori.
Sono un autodidatta che ci ha creduto, non ha voluto fermarsi, non si è arreso. Ho scritto un libro dedicato a quelli che credono di non farcela. Mi sono sentito dire migliaia di no, non ce la farai mai. In famiglia nonno e papà erano i doppiatori di Fernandel, James Coburn, quasi tutti mi dicevano: non sarai mai come loro
19:55 Jakidale: Bisogna sempre aver l’accortezza di non fare totale affidamento su tecnologie avanzate come l’AI”. “ChatGpt sbaglia, qualche volta di brutto – taglia corto -, l’importante è mantenere il controllo e verificare sempre. Tendo sempre ad usare l’errore per riciclarlo in qualcosa che funziona: è un attitudine alla sperimentazione e l’interesse a sapere come funzionano le cose che si impara da piccoli e nel mio caso con l’incoraggiamento dei genitori”.
Riguardo alla sua esperienza: “Sono partito con i videogiochi, da vero nerd, e questa passione è cresciuta insieme a me in un mondo digitale con poche regole. Oggi è diverso e le responsabilità sono cresciute. Ogni forma di tecnologia porta svantaggi e vantaggi ma è tendenzialmente migliorativa. Molto difficile prevedere quello che accadrà, ma in ogni caso il nostro compito è imparare ad usarla e farla propria. Qualche volta fare un video richiede un lavoro di settimane, altre mesi e in qualche caso tutto si realizza in tempi più brevi. E’ un continuo processo di assimilazione di cose nuove”.
20:30 Marco Montemagno: Oggi c’è un’occasione senza precedenti: l’Intelligenza artificiale – ha spiegato l’imprenditore – Ci sono alcuni blocchi in tema di tecnologia. Un problema è l’automatismo: quando si parla di un tema, come l’AI, dobbiamo considerare che ci sono mille soluzioni diverse, non solo un unico concetto. Dobbiamo parlare di tecnologia con umiltà, valutare e capire prima di dare giudizi. Ogni giorno puoi trovare un’idea di business valutata a fondo dall’intelligenza artificiale. Ci sono mille idee in circolo, ma voi dovete essere pronti e preparati a prendere al volo ogni opportunità senza pregiudizi. Ricordatevi, che tutte quelle che sono le esperienze fisiche, come il teatro, sono insostituibili. Io sono per il team umanità, non per il team intelligenza artificiale
21 Jennifer Serpi: Chi ha una disabilità può essere vista come una persona che ha un senso in meno, ma in realtà si può fare tutto lo stesso, anche se con maggiori ostacoli. Non bisogna mai sottovalutare chi ha un senso in meno.
L’articolo di presentazione
Eccoci di nuovo, noi di Generazione News torniamo al Next Generation Festival come media partner, un grande onore! Siamo pronti a cercare nuove notizie e interviste interessanti riguardo il mondo dei giovani. Una nutrita squadra della nostra redazione copre l’evento e ve lo racconterà dal nostro punto di vista, seguiteci su Instagram, faremo storie tutto il giorno!

CHE COSA CI ASPETTA A QUESTA EDIZIONE
La quarta edizione del festival è stata organizzata di nuovo al Teatro del Maggio Fiorentino il 2 giugno, insieme a moltissimi ospiti diversi della GenZ e della Gen Alfa. Quest’anno il festival cade il giorno della Festa della Repubblica italiana, questo evento sarà dunque anche occasione per ribadire i valori della nostra Costituzione.
Il 2 giugno quindi noi di Generazione News avremo di nuovo l’occasione di immergerci nella giungla di ragazzi ansiosi di poter sentire speech e interventi di figure ispirazionali dal mondo dello sport, della musica e dei social.
Tra le figure più importanti, che quest’anno parleranno sul palco del Maggio Fiorentino, c’è Ale Della Giusta, figura molto amata dai giovani per la sua presenza sui social soprattutto su Youtube, dove porta esperimenti sociali e interviste. Tra i content creator più famosi c’è Shamzy, famoso sui social per le sue interpretazioni divertenti, Jennifer Serpi, che è riuscita a trasformare la sua sordità in una forza sui social, e Jakidale, che con un canale da più di 2 milioni di iscritti porta viaggi e esperienze legate soprattutto al mondo tecnologico.
Anche dal punto di vista musicale Il Next Generation Festival ci dà grandi soddisfazioni con cantanti come La Rappresentante di Lista, che è andata a SanRemo nella edizione del 2023, seguita da Sarah Toscano che ha partecipato a quella del 2024, Mida cantante sbocciato nella produzione di “Amici” e anche Centomilacarie che è sbocciato grazie al produttore Mace.
Ci sono anche molte figure legate allo sport come Fabrizio Romano, giornalista sportivo molto attivo sui social, Pierluigi Collina, ex arbitro e attuale Presidente Arbitri FIFA, Lorenzo Zazzeri, nuotatore Olimpico/Artista, o anche Martin Castrogiovanni, ex pilone della nazionale italiana di Rugby.
Oltre a figure più POP, legate al mondo dei social possiamo trovare anche figure ispirazionali come psicologi e psicoterapeuti come Stefania Andreoli o Antonino Tamburello.
L’evento è organizzato dalla Presidenza della Regione Toscana e Giovanisì, partendo dall’idea di Bernard Dika il portavoce del Presidente Giani con delega alle Politiche giovanili, con la collaborazione del Teatro del Maggio Fiorentino. A finanziare l’evento è il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
L'autrice / autore
La redazione di generazione News