
“Ogni ragazzo avrebbe diritto ad almeno un insegnante come lei”, ha commentato la psicologa della scuola dopo aver letto le parole scritte da Sara Giorgi, la professoressa che prima di lasciare la classe che ha portato in quinta per poi trasferirsi in un’altra città della Toscana, ha lasciato una lettera che ha commosso tutti.
Ma non è una lettera di addio, e neanche un saluto da libro cuore, ma è la sintesi di quello che ogni ragazzo vorrebbe sentirsi dire da un adulto che ha a cuore la sua persona. Per questo il testo della professoressa Giorgi, per due anni insegnante di economia aziendale all’Istituto Sassetti Peruzzi di Firenze, sta girando nel mondo della scuola.
Ecco il testo della lettera della Prof Sara Giorgi (nella foto)
Vi scrivo quello che ho imparato, spesso a caro prezzo, in 37 anni di vita. Le cose che vorrei insegnare a mio figlio. Le cose che avrei voluto qualcuno dicesse a me alla vostra età. Spero possa esservi utile.
- VOI VALETE
No, non siete perfetti.. e no, non lo diventerete.
Valete semplicemente perché siete unici. Nessun altro respira come voi. Nessuno guarda il mondo con i vostri occhi. Nessuno sente le cose esattamente come le sentite voi. Nessuno ha la vostra luce e le vostre ombre. E questo, da solo, vi rende preziosi.
Non sarà sempre facile crederlo.
Ognuno di noi cresce costruendosi una sua idea – spesso sbagliata – di cosa significhi valere. Io, per esempio, per tanti anni ho pensato che valere volesse dire eccellere, essere perfetta, non sbagliare mai, essere riconosciuta dagli altri. Credevo che il mio valore dipendesse dai miei risultati, dai miei successi, dal mio aspetto fisico, dal giudizio del mondo. E così vivevo nell’idea che “quando sarò più.. allora sarò felice”. Ma non funziona così!
Questa era la mia bugia. Non so quale sia la vostra e se ne siete coscienti. Di norma, alla vostra età, ce n’è già una. Una convinzione che vi si è attaccata addosso e che vi fa pensare che valete solo se siete/agite in un certo modo. Ecco, qualunque sia quella bugia, sappiate che non è la verità!
Valiamo a priori. Valiamo semplicemente perché esistiamo.
So che non partiamo tutti dallo stesso punto. Alcuni di voi hanno sentito fin da piccoli di valere; altri no. Alcuni hanno una famiglia che sostiene; altri hanno imparato a bastarsi. Alcuni hanno una rete intorno; altri fanno una fatica quotidiana, invisibile agli occhi degli altri.
Ma ricordate che non siete condannati da ciò che vi manca e non siete definiti da quello che non avete ricevuto: ogni passo che fate per conoscervi, costruirvi, amarvi è un atto di libertà. Ogni volta che scegliete chi diventare, invece di subire chi siete stati, state già cambiando il vostro destino.
E ricordate: chiedersi “perché sono così?”, attribuendo colpe ai genitori, al colore della pelle, all’altezza, al contesto ecc. è una trappola che vi blocca!
La domanda giusta è: “Cosa posso fare oggi per essere più seren*?”. Solo questa domanda vi dà libertà. Solo questa domanda vi porta avanti.
La felicità è il rispetto che costruite per voi stessi ogni giorno. È la dedizione silenziosa, non la foto da postare.
Non lasciate che il mondo vi dica chi dovreste essere! Sviluppate una vostra opinione, una vostra voce, una vostra personalità. Siate fedeli a voi stessi anche se costa. Anche se vi farà sentire soli e sarà più difficile inizialmente. Perché solo chi si conosce ed è sé stesso davvero, può essere felice.
Se vi sentirete invisibili, se penserete di non valere nulla, ricordate: il vostro valore non è negoziabile. Esiste. Sempre. Anche quando non lo vedete. - STUDIATE
Non studiate pensando solo ai voti o agli esami. Non studiate solo per il break-even point, il diritto commerciale, o per rispondere bene ai test.
Studiate per costruire strumenti invisibili nella vostra mente. Strumenti che un giorno vi serviranno per vedere cose che altri non vedranno. Per trovare soluzioni che altri non troveranno. Per fare la stessa cosa in metà del tempo e con la metà della fatica.
Non si tratta di sapere tutto.Si tratta di pensare diversamente: più in profondità, più in libertà, più in creatività.
E vi assicuro: nella vita vera, il problema non sarà ricordare una formula. Sarà riuscire a costruire una via d’uscita dove sembrerà che non ce ne siano. Il problema non sarà cosa vi accadde, ma come lo interpreterete. Sarà la capacità di saper imparare dai propri errori e rinascere dopo un fallimento, capendo che spesso non raggiungere un traguardo è il vero successo se coglierete l’opportunità dell’insuccesso per migliorarvi. - RALLENTATE
Vivete in un mondo che vi spinge a correre, dove tutto è a portata di un click: non c’è più attesa, né fatica per ottenere.
Oggi sembra che tutto debba arrivare subito, perfetto, istantaneo: è un inganno. La vita non funziona così e chi ve lo promette, vi sta ‘fregando’!
Rallentare è un atto rivoluzionario. Fermatevi. Scegliete consapevolmente. Costruite, anziché consumare.
Non abbiate paura di essere più lenti. Siate fieri di camminare al vostro ritmo. - IL TEMPO
Vi sembra naturale pensare “ci penserò domani”, “tanto ho tempo”.
Ma il tempo è il bene più prezioso che avete. E non torna mai più. Ogni giornata, ogni ora, ogni minuto sono unici. Sono una parte della vostra vita che non potrete recuperare. Non sarete mai più giovani di oggi!
Quindi usate il tempo per costruire, per conoscervi, per amare, per imparare… non lasciate che i giorni passino senza che voi abbiate scelto come viverli!
Il tempo è la moneta più preziosa che avete. Non sprecatela! - SENTITE IL DOLORE
Non anestetizzatevi. Non riempite i vuoti cercando di staccarvi da tutto, inseguendo sensazioni che vi facciano dimenticare. Quando arriva il dolore, sentitelo tutto, senza paura!
Attraversare il dolore vi libera, vi insegna a vivere davvero: non tutto ciò che calma vi sta curando e non tutto ciò che fa bene, è subito piacevole.
L’anestesia vi toglie il dolore, sì. Ma vi toglie anche voi stessi. Esistono gesti piccoli che fanno meno male: un’ attività fisica, una camminata, una canzone, una chiacchierata con amici ecc.
Non è possibile smettere di sentire dolore. Ma si può smettere di farsi male per non sentirlo! - INVINCIBILITÀ
Siete forti e capaci. Ma non siete invincibili e non avete sempre ragione: nessuno di noi ce l’ha!
La forza vera non è essere giust*, ma è saper ascoltare. Saper guardare chi è diverso con rispetto, non con superiorità. Con accettazione, non con giudizio!
E questo vale anche per le relazioni amorose.
L’amore sano è quello che fa crescere. È quello che accoglie, mentre lascia lo spazio per diventare se stessi. Non quello che porta ansia e fa sentire insicuri.
Le connessioni vere si costruiscono nel tempo condiviso, ascoltandosi veramente, non nel tempo “connesso” dietro uno schermo pieno solo di “perfetta apparenza”. - SISTEMA DI SUPPORTO
Gli amici veri sono quelli che vi amano anche quando siete al vostro peggio. Sono quelli che ci sono quando non avete nulla da offrire, se non voi stessi.
E questo sistema di supporto dovete iniziare a costruirlo oggi, anche se pensate di dover/poter bastare a voi stessi: l’indipendenza è importante, ma nessuno ce la fa davvero da solo.
Costruite – giorno dopo giorno – un piccolo spazio sicuro: una persona di fiducia, un adulto che non giudica, un amico che vi ascolta. Anche uno solo… ma che sia reale!
Non aspettate di aver bisogno di aiuto per cercarlo. Coltivate chi vi fa bene, giorno dopo giorno.
E ricordate che il vostro sistema di supporto non può essere costruito solo dai vostri genitori o da fidanzat*: i genitori invecchiano e le relazioni amorose possono finire. Le amicizie vere no, e ne avrete bisogno! - I SOLDI
I soldi contano ma ricordate che – per tutti – vanno e vengono.
Ciò che resta è chi siete quando non potete comprare nulla. Quando potete solo offrire il vostro cuore, il vostro carattere, la vostra presenza. È questo quello che dovete coltivare e su cui dovete lavorare.
Non dovete cercare voi stessi, dovete costruire voi stessi: il resto arriverà come conseguenza! - CAMBIAMENTO
Non abbiate paura di cambiare idea. Non abbiate paura di diventare diversi da come siete oggi.
Anche io cambierò, e sono felice di questo!
Perché ogni cambiamento sarà il segno che sto ancora crescendo, che sto ancora cercando, che sono ancora viva! - LA GRATITUDINE
Ci sono giorni in cui tutto sembra buio, in cui vi sentite stanchi, soli, incompresi.
In quei giorni, non cercate risposte complicate: non sempre bisogna capire il perché delle cose! Piuttosto cercate qualcosa, anche di piccolissimo, per cui essere grati.
A volte sarà solo il fatto di esservi svegliati, di poter camminare, di poter sentire la musica, di poter chiudere gli occhi e respirare, anche solo di aver letto fin qui.
La gratitudine non è ingenuità, è resistenza. È uno sguardo che sceglie di vedere la luce, anche quando il buio urla più forte. È un super potere.. e non c’è nulla di piccolo e insignificante, se vi aiuta a vivere meglio! - CI SONO
Non importa dove andrete o cosa farete. Io ci sono e ci sarò, anche se a distanza. Ci sarò con la gratitudine di avervi accompagnato in un pezzo della strada e di aver imparato qualcosa da ognuno di voi.
Ricordate che io non vi ho mai giudicato. Mai. Ho dato voti, sì, ma nessun voto ha mai misurato il vostro valore umano ai miei occhi. Nessuno di voi è stato per me un “bravo” o un “cattivo” ragazz*.
Siete stati, e siete, persone in cammino, esattamente come lo sono io!
Ma soprattutto ricordate che siete già abbastanza, siete già degni e siete già vivi.. e il meglio deve ancora venire!
In bocca al lupo per tutto,
La vostra Prof.ssa. ☺️”
L'autrice / autore
La redazione di generazione News