Mancano i beni di prima necessità come zucchero, farina e riso. Vita quotidiana a dura prova. Ecco perchè
di Emanuele Moroz
Tunisi, 31 gennaio 2025
La Tunisia sta affrontando una crisi alimentare che, sebbene in lieve miglioramento rispetto al 2023, continua a colpire duramente la popolazione. Zucchero, farina e riso, beni di prima necessità, sono stati soggetti a gravi carenze negli ultimi anni, mettendo a dura prova la vita quotidiana dei cittadini.
Un passato recente di difficoltà
Nell’agosto del 2023, la situazione era particolarmente critica: per acquistare il pane, i cittadini dovevano mettersi in fila già alle cinque del mattino, con la possibilità di comprare al massimo cinque baguette a testa, che finivano rapidamente.
Anche zucchero, farina e riso erano estremamente scarsi, con un limite massimo di acquisto di un chilo per persona. Questo ha costretto molte famiglie a razionare gli alimenti e a cercare alternative per soddisfare il proprio fabbisogno.
Le cause della crisi
Le ragioni di questa crisi sono molteplici. La Tunisia dipende fortemente dalle importazioni per garantire l’approvvigionamento alimentare, ma la svalutazione del denaro ha reso più difficile e costoso acquistare questi beni sul mercato internazionale.
Inoltre, lo Stato ha accumulato debiti con i fornitori esteri, causando ritardi nelle consegne e aggravando la situazione.
Gli sforzi internazionali e gli aiuti esterni
Per fronteggiare la crisi, la Tunisia ha cercato il sostegno della comunità internazionale. La Turchia ha espresso solidarietà, ma le informazioni sugli aiuti concreti sono limitate.
Anche l’Unione Europea e altri paesi del Mediterraneo stanno collaborando per sostenere la sicurezza alimentare nella regione, cercando di migliorare la produzione agricola locale e garantire forniture più stabili.
Prospettive future
Nonostante alcuni segnali di ripresa nel 2024, la situazione rimane incerta. La popolazione continua a fare i conti con la scarsità di zucchero, farina e riso, sperando che il 2025 porti un miglioramento concreto.
Il governo tunisino dovrà attuare riforme economiche e gestire meglio le importazioni per evitare nuove crisi e garantire una maggiore stabilità per il paese.
L'autrice / autore
Nato a Piombino e cresciuto a Follonica, ho radici di varie origini. La mia passione è il commercio, la pesca e la cucina. Parlo diverse lingue, tra cui l’arabo, l’italiano, l’ucraino, il russo e il francese. Mi piace viaggiare e scoprire nuove terre e culture.