Ted per Pisa: rimettere al centro le idee che restano ai margini

di Giulia De Ieso

Quante volte capita di sentirsi estranei a un certo ambiente, messi ai margini? È con l’intenzione di mettere al centro proprio le idee che restano fuori dai riflettori – ma che spesso sono le più innovative e necessarie – che TEDxPisa è tornato con la sua quinta edizione domenica 19 ottobre.

TED è un’organizzazione no profit internazionale nata per diffondere idee di valore attraverso brevi talk ispirazionali. Gli eventi TEDx, organizzati in modo indipendente su licenza TED, portano questo spirito nelle comunità locali, con speaker e temi capaci di stimolare confronto e innovazione. La particolarità del gruppo organizzativo di TEDxPisa è che i volontari e le volontarie sono per lo più giovanissimi e giovanissime

Tra le bandiere dei ragazzi e delle ragazze – e dell’evento stesso – c’è quella dell’inclusione: sui social e sul sito ufficiale lo staff utilizza lo schwa (“ə”), i bagni sono genderless, gli spazi accessibili e privi di barriere architettoniche e non sono state usate luci intermittenti. Presente anche una “Stanza Tranquilla”,  un’area di decompressione pensata per chi avesse avuto bisogno di una pausa dall’evento. Nella stanza, erano a disposizione stim toys (oggetti progettati per stimolare i sensi attraverso movimenti, texture o suoni, aiutando a canalizzare l’energia, gestire lo stress e migliorare la concentrazione), maschere visive, mascherine sanitarie e tappi antirumore. 

Inoltre, per la prima volta, è stato garantito il servizio di interpretariato in LIS (Lingua dei Segni Italiana) a cura dello sportello ABC, con il sostegno del Fondo inclusione per persone sorde e ipoacusiche, dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, del Ministero per le Disabilità, di Comunico ed ENS. Grande attenzione anche all’accessibilità economica: nella fase di prevendita, i primi 100 biglietti sono stati messi a disposizione gratuitamente, pensati per chi non avrebbe potuto affrontarne il costo.

Per l’occasione, l’evento ha scelto di spostarsi dal centro città ai “margini”, al Pala Todisco di San Giuliano Terme, una frazione della provincia pisana. Per la prima volta, i partecipanti hanno sfiorato quota 500, in un clima di confronto e ispirazione.

La giornata si è aperta fin dal mattino con i workshop, una delle novità di questa edizione realizzata in collaborazione con l’Associazione LuMe. Tra una degustazione di vini, la creazione di vision board, un laboratorio di magia e un altro dedicato a “la magia del blu”, i circa cento partecipanti hanno vissuto una prima immersione nell’atmosfera dell’evento.

Gli speaker di questa edizione sono stati ben sei, tutti provenienti da ambiti diversi e legati dal fil rouge del ‘margine’.Ad inaugurare la prima sessione di speech il pomeriggio è stata Roberta Guzzardi, psicologa, psicoterapeuta e illustratrice, con un intervento sui margini dell’identità e sul confronto con i propri “mostri” interiori. È poi intervenuto Benedetto Buono, founding partner di Buono & Partners, che ha riflettuto sui confini del mondo del lavoro come spazio di connessioni e nuove opportunità. La prima parte della giornata si è conclusa con la testimonianza di Selam Tesfai, attivista, che ha raccontato la propria esperienza di vita ai margini delle città.

Dopo una breve pausa, il palco si è riacceso con la performance musicale di Gold Mass, artista e produttrice indipendente, che ha intrecciato musica e racconto in un intervento dedicato alla ricerca di un’identità artistica fuori dal mainstream

A seguire, Saif ur Rehman Raja – scrittore, ricercatore e pedagogista – ha proposto un talk sul valore della pluriversalità come strumento di inclusione. Successivamente, Chiara Gregori, ginecologa e sessuologa, ha riportato al centro del dibattito il tema del piacere, spesso relegato ai margini. A concludere la giornata è stata Lalique Chouette, attivista e performer, portavoce del Toscana Pride, che ha condiviso la propria storia personale e artistica, raccontando come l’esperienza di vivere “ai margini” l’abbia profondamente segnata e arricchita.

L’evento

Lo stare ai margini non significa essere esclusi, ma avere uno sguardo diverso sul mondo. Tra parole, musica e storie di chi ha trasformato la vulnerabilità in forza, l’evento ha ricordato a tutti che è proprio dai bordi che spesso nasce il cambiamento — e che ognuno, a modo suo, può riscrivere il proprio centro. 

Per chi vuole informazioni o replicare nella propria città, ecco il link

L'autrice / autore

Pisana, studentessa di Scienze Politiche a Firenze. Ho scoperto il giornalismo al liceo e da allora inseguo un sogno: trasformare la passione per le storie e la comunicazione in una professione