Maturità, il mondo della scuola si mobilita

Presidi, psicologi e professionisti di ogni genere promuovono una petizione per rivedere i punteggi degli esami e in genere i sistemi di valutazione degli studenti

di Giulio Volpe

Hanno fatto molto scalpore nelle ultime settimane le notizie dei ragazzi maturandi che si sono rifiutati di svolgere l’esame orale per protestare contro il sistema di valutazione della nostra scuola, a tal punto che, a seguito delle richieste, è nata una petizione promossa da alcuni rappresentanti del mondo della scuola toscana con lo scopo di riformulare il modo in cui vengono assegnati i punteggi all’esame e che in generale “l’ascolto degli studenti non sia vissuto come una minaccia, ma come una risorsa per migliorare la scuola”

Oltre a una revisione completa della maturità, la petizione chiede infatti in maniera esplicita una riflessione vera sul sistema scolastico cercando di migliorare la comunicazione tra studenti e ministero, al momento molto carente, come avevamo già denunciato noi di Generazione News a Dicembre dell’anno scorso a seguito di un colloquio con un’importante rappresentante della politica studentesca che ha dovuto svolgere per il suo ruolo istituzionale degli incontri col ministro.

Il problema non è solo quindi con quanto si esce, ma l’atteggiamento generale della scuola nei confronti degli studenti, che non si sentono ascoltati o riconosciuti ma solo ridotti al numero della loro media dei voti e del loro esame.

La petizione nello specifico si compone di 5 richieste esplicite:

che l’ascolto degli studenti non sia vissuto come una minaccia, ma come una risorsa per migliorare la scuola;

che le scelte politiche non si limitino ad approcci sanzionatori e colgano questi segnali come opportunità educative e democratiche, come occasioni di ascolto e valorizzazione del punto di vista degli studenti;

che si riapra la questione sulla valutazione del “comportamento”, sempre più simile ad una condotta acquiescente che ad una partecipazione culturale responsabile;

che si promuovano percorsi di valutazione autentica, cooperativi e orientati allo sviluppo delle competenze e della persona;

che si apra una riflessione pubblica, seria e partecipata sull’Esame di Stato, sulla valutazione, sulla scuola pubblica.

La petizione non riguarda però solo gli studenti, perché i primi promotori, oltre all’unione degli studenti e alla rete degli studenti medi sono stati moltissimi professori, giornalisti, dirigenti scolastici, psicopedagogisti e sociologi esperti del campo dell’educazione che da anni criticano il sistema standardizzante di valutazione che è attualmente adottato nel nostro sistema scolastico.

Link alla petizione

L'autrice / autore

Cresciuto nelle campagne tra Arezzo e Siena, la mia vera passione è la parola, in tutte le sue infinite declinazioni, che cerco di usare per migliorare la realtà che mi circonda. Amo i videogiochi, il freestyle rap e soprattutto la politica, non quella dei partiti di oggi, ma quella utile, basata sulla ricerca del confronto e non dello sterile consenso.