Il rossetto non è solo un cosmetico ma il simbolo di una ribellione femminile che cova da millenni
di Mariachiara Arcolini
Non è solo un cosmetico, il rossetto rosso ha una storia lunga secoli, che inizia 5000 anni fa sulla toeletta della regina sumera Puabi, una delle prime donne della storia a indossare il rossetto rosso. Puabi era una figura molto influente nelle civiltà della Mesopotamia, indossava gioielli, corone molto elaborate e, ovviamente, non poteva mancare il fatidico rossetto; ottenuto da una miscela a base di polvere di roccia rossa e piombo bianco. Nell’antico Egitto veniva utilizzato da re e regine per affermare il loro status symbol, in Grecia le prostitute venivano costrette ad usarlo, così da essere “riconosciute”, nel medioevo era diventato il simbolo del diavolo, ma fu Elisabetta I a riabilitare il rossetto, infatti la sovrana lo indossava orgogliosamente in pubblico.
Nel 1912 assume un significato più profondo, Elizabeth Arden, fondatrice dell’omonima casa cosmetica, trasforma il rossetto rosso nell’antidoto per le ingiustizie di genere: distribuì rossetti alle femministe che manifestavano per i propri diritti per le strade di New York. Elizabeth Cady Stanton e Charlotte Perkins, leader del movimento femminista negli Stati Unti, accettarono l’incoraggiamento e iniziarono a sfoggiare labbra vermiglio in favore dell’emancipazione femminile. I movimenti femministi si diffusero rapidamente in Europa, Nuova Zelanda e Australia e con loro il rossetto rosso, simbolo della resistenza, ma anche di liberazione fisica dalla costrizione dei corsetti che caratterizzavano i costumi dell’epoca. Le flappers furono una generazione di donne caratterizzate per il loro uso di abbondante make up e la loro disinibizione e sensualità, abbattendo le regole morali e sociali del tempo.
Durante la seconda guerra mondiale le donne indossano il rossetto rosso come simbolo alla resistenza contro il nazismo, infatti Adolf Hitler lo odiava. Addirittura in Gran Bretagna il costo del cosmetico schizza alle stelle, alcune finiscono per tingersi le labbra con la barbabietola. Nel 1941 e per tutta la durata della guerra, il rossetto rosso divenne obbligatorio per le donne che si arruolavano nell’esercito americano. La Arden ricevette l’incarico per creare rossetti e smalti per le donne dell’esercito amercano, il “Montezuma red” si abbinava alla perfezione delle uniformi delle soldatesse.
Nel dicembre del 2019 le donne cilene sono scese in strada con bende nere, sciarpe rosse e labbra rosse per denunciare la violenza sessuale nel paese. Lo spirito del primo rossetto rosso, indossato dalle femministe americane quasi un secolo fa, rimane ancora oggi un simbolo intramontabile dell’emancipazione e dell’autoespressione femminile.
Editing a cura di Marco Gallo
L'autrice / autore
Vivo la mia vita con il naso tra i libri e le riviste di moda. Grazie al Diavolo veste Prada ho trovato la mia dimensione: il giornalismo di moda; quello che solo a guardare una copertina di una rivista senti il suono di scatti fotografici, tacchi e profumo Chanel N°5